Mɪʀʀᴏʀ﹐ ᴍɪʀʀᴏʀ ᴏɴ ᴛʜᴇ ᴡᴀʟʟ...

Numerose dottrine spirituali insegnano che all'inizio di tutto, del Tutto, eravamo luce vibrante ad un'intensità talmente elevata da essere perfetti sotto ogni punto di vista; anche se la vista con noi aveva poco a che fare, tanto eravamo luminosi ed eterei. Eterni, come nostro padre e madre Universo. Per affrontare questo particolare argomento è necessario astrarsi dalla logica del 3D, ovvero del concreto, per arrivare a comprendere che in quel momento, in quella luce, l'Ego non aveva ancora avuto la possibilità di radicarsi, che è più o meno la stessa ragione per la quale c'è chi sceglie di incarnarsi in un uomo sano e ricco e chi sceglie una vita di stenti e di miseria. Si tratta di lezioni da imparare ( al di là del mero karma ), lezioni che vengono scelte nonostante la possibile sofferenza. L'Anima non ragiona quindi in termini di vantaggio ( Ego ), ma in termini di compassione. Avvenne ad un certo punto quello che Platone definì invidia degli Dei, e che noi oggi sappiamo essere realtà non soltanto da un punto di vista prettamente esoterico o spirituale, ma addirittura quasi scientifico: l'Animo, che era Uno, totale, completo, perfetto, si divise in due per la prima, vera volta. Dividendosi in due ebbe bisogno di due corpi distinti, come è logico, e questo fu l'inizio del percorso delle Fiamme Gemelle. Fiamme perchè Luce, gemelle perchè originate dalla stessa identica unità.

La notizia bella è che ognuno di noi possiede una Fiamma Gemella, seguendo questo discorso. Quella un po' meno bella, forse, è che il percorso delle Fiamme non ha davvero minimamente nulla a che vedere con l'amore romanzesco che abbiamo imparato attraverso i film, e le serie tv, e i libri. L' Amore delle Fiamme è la forma più pura ed elevata d'amore, è amare incondizionatamente, è amare senza riserve. E' Luce. Immaginate quanto possa essere difficile lasciarsi riempire da qualcosa che non è altro che la nostra Origine dalla quale ci siamo allontanati tutti per imparare altre cose. Non è impossibile, ma è, per così dire, " riservato " a un gruppo di anime che sono necessariamente più antiche di altre, e che quindi posseggono maggiore saggezza, intuizione e una vibrazione più elevata. Nel cosmo niente accade senza motivo, in fin dei conti. E' come dare le chiavi di un'auto solo a chi ha la patente. Tralascerò qui la tipica lista di segnali che possono farci rendere conto di essere davanti alla nostra Twin Flame. Vi posto un link interessante dove tutti i vostri eventuali dubbi potranno trovare risposta. ( https://www.facebook.com/ilnuovomondofiammegemelle/posts/fiamme-gemelle-11-segnali-di-fiamma-parte-2-relazioni-lesperienza-vissuta-tra-fi/360991934235057/ ) Ho però da porre un'obiezione maturata in seguito alla mia stessa esperienza. In una percentuale remota di casi, i segnali sono talmente deboli che c'è il rischio di pensare di aver preso un abbaglio e basta. il fatto che io rientri in questa categoria mi dimostra che l'Universo ha un curioso senso dell'umorismo, e lo scrivo con un sorriso, perchè gli sono grata.

La prima volta che ho incontrato l' altra parte della mia Anima, ricordo solo che la scelta di trovarmi in quel bar era stata da me presa volontariamente. Avevo visto una sua fotografia nelle settimane precedenti, e mi era sembrato di averlo già visto da qualche parte, ma niente di più. Mi ispirava però un gran senso di fiducia e simpatia, soltanto da quell'immagine salvata per caso sul cellulare. Immagino che essendo questo primo post solo una premessa ci sarà tempo e spazio per dedicarmi al racconto della nostra tribolata vicenda, e mi scappa un altro sorriso, perchè la verità è che nonostante siano passati quasi quattro mesi da allora, lui ancora ignora tutto quanto. E forse è meglio così. Non ricordo di aver percepito palpitazioni. Non ricordo di aver preso la scossa quando gli ho stretto la mano. Le luci non hanno tremolato, non lo avevo già sognato, non era nemmeno un periodo particolarmente difficile della mia vita ( questi sono tutti " segnali " che diversi post sul web riportano come tradizionali ). Ma per la prima volta dopo 25 anni, mi sono sentita me stessa. E questo vale tutto quello che non ho provato. ( 𝙩𝙤 𝙗𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙚𝙙 . . . )